Fotografi italiani

La fotografia documentaria di famiglia è ormai un genere molto noto e apprezzato a livello mondiale dimostrato anche da varie associazioni e concorsi fotografici dedicati esclusivamente alla fotografia documentaria di famiglia e di nascita.

Anche il nostro collettivo è figlio di Documentary Family Photographers Worldwide, l’associazione mondiale dei fotografi documentaristi di famiglia .

In Italia le fotografe e i fotografi documentaristi sono distribuiti in modo capillare sul territorio nazionale. Ognuno ha un suo stile e un approccio alle sessioni che li rende unici e distinguibili. Li accomuna l’etica, la passione per il loro lavoro e il grande impegno nel promuovere, sia singolarmente che come collettivo, questo genere anche nel nostro paese. 

Lavinia Nitu

Sono Lavinia, fotografa che vive a Modena ma nata a Bucharest in Romania e si è formata a Venezia. Questo ha influenzato profondamente il mio modo di fotografare. 

La mia curiosità naturale mi ha insegnato che osservare è un’azione tanto discreta quanto coinvolgente. Richiede quel briciolo di distanza favorita dalla mia riservatezza e accorciata dalla mia passione. La distanza giusta mi concede di dare attenzione alle vite degli altri senza invaderle, di mettere a fuoco i dettagli che compongono il puzzle di ognuno di noi.

Poi ci sono i ricordi, che per chi come me ha cambiato casa innumerevoli volte, risultano sbiaditi e confusi. 

Sally Mann dice che non ama la fotografia perché ti ruba i ricordi, invece io, senza le fotografie, non avrei nessun modo di ricostruire il mio passato.

E così ho fatto della fotografia la mia missione ed il mio mestiere per assicurarmi che i tuoi figli non possano dimenticare la parte più bella della vostra vita insieme. 

So bene che c’e qualcosa di speciale nella routine, in tutti quei piccoli gesti di affetto che in un batter d’occhio sembrano scomparire.

E così mi sono specializzata a mettere in fotografia tutte le emozioni e sentimenti quotidiani.

Ecco perché mi piace fotografare diversi tipi di affetto tra i membri della famiglia. Voglio assicurarmi che quando i bambini cresceranno avranno la prova di essere stati amati. Avranno la prova che i loro genitori erano lì non solo come genitori che dicevano sempre “No”, ma come compagni di gioco, dispensatori di coccole e migliori amici.

Sara Paolucci

Ironica, appassionata, nostalgica: sono questi gli aggettivi che mi descrivono meglio. E questo è quello che ritrovo nella mia fotografia di famiglia: sono abbastanza ambiziosa dall’andare oltre all’idea di consegnare belle foto alle famiglie per cui lavoro: voglio creare un’eredità visiva per loro, qualcosa che acquisterà sempre più valore nel tempo, qualcosa da tramandare ai figli e alle generazioni future.

Anche se mi considero un’introversa, sono sinceramente incuriosita dalle vite altrui, amo passare il tempo con le persone che fotografo e seguirle con la mia macchina fotografica: credo che essere raccontanti attraverso gli occhi di qualcun altro sia un’esperienza che tutti dovremmo provare.

Nel mio lavoro, non mi sono mai considerata una ‘mosca sul muro’: quando entro a casa di qualcuno, nello suo spazio privato, nella sua vita, divento anch’io parte di essa, seppur per un breve periodo: si parla, condividiamo un caffè e ci si confronta su vari argomenti, si ride e si scherza. E’ il mio modo di lavorare e non può essere altrimenti, perché ciò che alla fine renderà unico il mio lavoro, sarà proprio quella connessione emotiva che mi lega a quella famiglia, quella fiducia che mi consentirà l’accesso ai momenti più intimi e dolci.

Nella mia fotografia, sono molto attratta dal mondo capovolto dei bambini, un mondo che risponde a regole sue, un mondo magico. Ma amo anche raccontare momenti di buffi, momenti di connessione tra genitori e figli, giovani personalità che sbocciano e momenti unici, quelle frazioni di secondo che raccontano più di mille parole, senza dimenticare la stanchezza, i capricci e la vita famigliare in tutte le sue meravigliose sfumature.

Ciao, mi chiamo Sara e sono una fotografa professionista specializzata in fotografia documentaria per famiglie. E ora scrivimi e parlami di te 🙂

Chiara Caponnetto

Sono Chiara Caponnetto, fotografa con base in Sicilia.
La mia idea di fotografia va a braccetto con la nostalgia, per questo il mio obiettivo è riempire il cassetto dei ricordi di fotografie che possano tenere compagnia per sempre e che in ogni momento possano parlare della propria identità, proprio come hanno fatto i miei genitori per me con le vecchie care fotografie analogiche.

Il mondo moderno, secondo me, veloce, low cost e usa e getta, ha bisogno di riscoprire il valore dei momenti reali e delle piccole cose. Per questo la mia attenzione si concentra sulle fotografie di famiglia, che racconto in tutte le occasioni: c’è sempre un buon motivo per desiderare di essere fotografati.

Durante i servizi ricerco degli attimi sinceri e la spontaneità dei gesti e, spero sempre che le mie famiglie si lascino andare, dimenticandosi della mia presenza.

I miei campi di azione sono: il reportage di famiglia, il reportage di nascita, il reportage durante tutti gli eventi importanti e il racconto di storie di piccoli imprenditori siciliani.

Nicoletta Valdisteno

Sono Nicoletta, sono triestina ma abito a Bologna da qualche anno. Ho lavorato per quasi dieci anni come fotografa di reportage di viaggio e gastronomia. Era un mestiere sempre in movimento, che nutriva la mia voglia di viaggiare, di stare a contatto con le persone e la mia naturale curiosità. 

Quando sono diventata mamma e ho deciso di diventare più “stanziale”, mi sono resa conto che, a volerle trovare, le storie belle sono ovunque, in ogni casa. Ho rivolto allora il mio obiettivo a quello che era più vicino a me e mi corrispondeva di più in quel momento: la vita di famiglia, il mondo magico dei bambini, la misteriosa danza della nascita. E ho scoperto che questo percorso era profondamente arricchente per me e che tutto aveva finalmente un senso.

Per me raccontare una famiglia significa riuscire a carpire, nel poco tempo che ho a disposizione, l’essenza di una relazione complessa e ricca, di trasporla in fotogrammi che funzionano come suggestioni. Non raccontano tutto (come potrebbero!), ma danno degli indizi, a volte impercettibili, altre volte decisivi.
Creare questo tipo di immagini è un dono che faccio alle persone, una memoria di quello che erano, un fermo immagine, una scatola del tempo da riaprire fra 20 o 30 anni, per ricordare preziosi istanti di vita vissuta insieme.

Elisse Carma

Sono Elisse. Sono nata in California e cresciuta in Texas. Sono mamma di 3 bambini e moglie di Brad. Mi piacciono tanto il cioccolato e le melanzane… ma non insieme! Amo gli animali. Oltre alla passione per la fotografia, amo l’equitazione, cucinare, cucire, cantare, ballare con i miei bambini, lo yoga, e cambiare idea. Vivo sul Lago Maggiore con la mia famiglia. Viaggiamo tanto. Non riusciamo a stare fermi per troppo tempo. Scoprire il mondo mi ha cambiata e ha cambiato il mio modo di fare fotografia. Amo ritrarre la mia famiglia ed altre famiglie in luoghi nuovi ed interessanti oltre che nei momenti di vita quotidiana. Per me la fotografia è un’espressione delle mie emozione, un outlet artistico, ma serve anche per ricordare i momenti e connessioni reali nella vita. Quando faccio le foto di una famiglia, sto usando la mia voce artistica per raccontare la storia che vedo davanti a me.. la storia dell’amore tra la famiglia, in qualsiasi modo che sia dimostrato. Un tocco tenero, uno sguardo consapevole, un pugno giocoso—un giorno pieno di momenti che mostrano l’atmosfera particolare di questa famiglia. Tutti questi momenti creano una storia unica che ho il talento e l’esperienza da mostrare.

Elisa Cesca

Mi chiamo Elisa, sono una fotografa e una mamma che vive nella provincia di Treviso.

Mi sono avvicinata alla fotografia all’età di 20 anni, è stata una sorta di terapia per esprimere le mie emozioni; successivamente sono cresciuta nel reportage di matrimonio, settore in cui lavoro dal 2013. Il filo conduttore nel mio lavoro da fotografa è il credere nella verità e nelle emozioni autentiche.

Considero la fotografia documentaria di famiglia la mia vera voce: raccontare le storie delle famiglie che incontro attraverso la mia personalità discreta ed empatica mi permette di rappresentare ogni componente così com’è.

Per me il valore sta nelle piccole cose e nei gesti che quotidianamente non ci rendiamo conto di fare.

La gioia, l’amore, il divertimento ma anche la rabbia, la frustrazione, le difficoltà ci rendono le straordinarie persone che siamo e raccontarlo è un onore.

Francesca Angelini

Francesca Angelini, classe ‘82 e Real Life Hero di professione!

Ad un certo punto della mia vita ho iniziato a pormi due domande:

“Perché dovremmo apparire diversi da quello che siamo”?

“Esiste la definizione di cosa sia una famiglia perfetta”? NO!

Poi ho iniziato ad immaginare la mia famiglia tra vent’anni. Di nuovo tutti insieme intorno ad un tavolo, a prendere i nostri album di famiglia dalla libreria ed a ricordare la vacanza in camper, la settimana in montagna, il Natale dai nonni, le nostre giornate di sempre, il disordine e la felicità, tutto lì, stampato a raccontare la nostra storia. 

E’ in quel momento che ho deciso di voler aiutare le famiglie a trovare la bellezza in ciò che possiedono già, senza dover fingere di essere sempre perfetti, lavati e pettinati, senza un filtro di “bellezza”. Il mio compito è fare in modo che tutte le famiglie che mi sceglieranno abbiamo dei ricordi di famiglia, mamme, papà e figli, nessuno escluso. 

Un giorno i nostri figli ci ringrazieranno per tutti i momenti insieme che avremo raccontato con le fotografie. 

Giulia Morandi

Sono Giulia Morandi, sono nata in Piemonte e dopo diversi giri per il mondo mi sono fermata a Verona. 
Sono un pò vintage dentro, mi piacciono le cose semplici, perchè nella loro genuinità hanno un’anima speciale, come arrampicarmi sugli alberi insieme ai bambini, rimanere in spiaggia quando tutti se ne vanno, e ridere con un bicchiere di vino insieme agli amici.
Da questo pensiero è partito il mio approfondimento per la fotografia documentaria, mi sono chiesta quali sono i valori che vorrei lasciare nella valigia dei ricordi e con quali fotografie voglio raccontare ai miei bambini della loro infanzia. 
Per riuscire a fare questo è fondamentale per me passare del tempo di qualità con le famiglie che mi affidano le loro storie, in cui se è necessario ci sporchiamo, ci tuffiamo e viviamo insieme le attività senza pose o forzature, perchè i veri protagonisti di un racconto spontaneo almeno per un giorno nella vita, sarete solo voi. 
Mettere nella valigia dei ricordi questi attimi semplici e i gesti quotidiani, ha un valore che supera mille racconti, perchè rivedere le carezze gentili della mamma prima di addormentarsi, il bagnetto e le corse nel prato, li fa sentire amati e protetti, e a noi genitori, restituisce la serenità di trattenere quei momenti per sempre.
 
 

Alina Vincenti

Sono Alina, fotografa di nascita e di famiglia, amo la natura e i viaggi. Sono arrivata a Roma per un Master di fotografia e ho deciso di rimanere quando ho incontrato la mia dolce metà.18 anni e 3 bimbi dopo, l’esperienza della maternità mi sta insegnando ad abbracciare il caos della nostra vita e accettare le mie e altrui imperfezioni.

Mio papà era appassionato di fotografia e quando torno dai miei genitori in Romania riprendo in mano tutti gli album che loro hanno messo da parte. Riguardare le nostre foto mi aiuta a riconoscere le mie radici, fissare meglio nella mia memoria tutti i dettagli che ricompongono la mia identità. Sono una nostalgica, e in quegli scatti cerco di sensazioni, dettagli e ricordi un pò sbiaditi dell’infanzia felice che ho avuto e di cui mi sarebbe piaciuto avere più tracce. 

Con le mie fotografie mi propongo di lasciare alle famiglie una testimonianza visiva dell’impegno, della pazienza nel crescere i loro bambini, dell’amore, dei momenti pieni che hanno vissuto insieme. Vorrei raccontare le loro storie in un modo onesto e autentico. 
 

La mia esperienza di mamma e la mia sensibilità mi aiutano a riconoscere quei momenti della vita di tutti i giorni che a distanza di anni avranno un grande valore per i genitori ma soprattutto per i loro figli. 

Kristina Lindfors

Mi chiamo Kristina, sono prima di tutto mamma e compagna di un uomo meraviglioso, innamorata della mia vita e della mia famiglia.

Sono nata a Mosca ma di sangue russo ho solo un 25%, il resto è un misto tra svedese, finlandese, estone e statunitense. A 12 anni i miei mi hanno portata prima a Ginevra e poi a Padova. Non mi piace definire la mia appartenenza, mi sento cittadina del mondo.

Amo viaggiare, scoprire, osservare. Viaggio per lavoro e per curiosità, amo conoscere e “appropriarmi” dei luoghi, rimanerci a lungo e tornarci.

Dal 2019 vivo nella campagna Maremmana, questa esperienza ci sta arricchendo e stiamo apprendendo molto dalla Natura che ci circonda. Ma sono anche molto legata a Venezia, dove ho passato parecchi anni dopo la maturità e a Roma, dove ho incontrato il mio amore e dove è nata mia figlia.

Sono energica, testarda, curiosa, affettuosa ma anche una ritardataria con la testa tra le nuvole. Tra le mie passioni c’è anche il cinema, lo sport, la lettura, lo yoga e la meditazione, le chiacchiere con gli amici e con la gente che incontro e lo studio. Non smetto mai di curiosare e di imparare.

ll mio sogno da piccola era quello di fare la giornalista, mi impressionavano le storie altrui, volevo raccontarle. La passione per la fotografia mi accompagna da sempre: ma da quando è nata mia figlia nel 2013, ho realizzato che voglio fotografare le famiglie, documentando ogni momento della loro vita. Perché ogni storia è importante e io voglio dare la possibilità alle persone di conservare, grazie alle mie fotografie, i ricordi di vita.

Roberta Chiesa

Quando ho iniziato a studiare fotografia alla scuola Bauer di Milano, ho imparato che le immagini hanno il grande pregio di essere documento, testimonianza di ciò che è avvenuto.

Dopo la scuola la mia professione è cresciuta in vari ambiti; nell’editoria, con le aziende e con i privati, in particolare le famiglie.

Negli ultimi anni, complice la nascita di mia figlia, mi sono resa conto di quanti momenti bellissimi avrei voluto conservare, non necessariamente per il futuro, ma solo per non perderli tra i mille impegni quotidiani che spesso ci distraggono dalle piccole cose preziose. E quindi è stato naturale un ritorno alle origini, alla fotografia come testimonianza di ciò che è stato, in questo caso dell’affetto , della relazione, di come i rapporti si sviluppano, di come i figli crescono.

Mi rivolgo alle famiglie che come me sentono il desiderio di conservare piccole storie della loro quotidianità con un servizio di fotografia documentaria che diventa un’esperienza preziosa dal punto di vista umano attraverso l’alchimia tra il mio sguardo e la fiducia che ripongono in me.