Prima dell’avvento della fotografia digitale, eravamo abituati a produrre e a dover gestire un numero enormemente inferiore di immagini. I rullini contenevano al massimo 36 scatti, che utilizzavamo con grande parsimonia, visti i costi della pellicola e della stampa. Per vedere i nostri scatti dovevamo per forza stamparli e questo ci permetteva di conservare nel tempo i ricordi in maniera fisica, tangibile.
Per chi ha più di 20 anni, è normale avere un album dei ricordi d’infanzia e un piccolo tesoro di fotografie custodito più o meno ordinatamente in scatole. Per i più giovani invece, spesso non esistono documentazioni stampate della propria vita, solo gallerie online, “rullini” su iPhone, chiavette e cd ormai illeggibili.